Albania in bici: il percorso
Dove
Albania
Distanza
900 km
Partenza
Durazzo
Dislivello
circa 11.000 m D+
Arrivo
Durazzo
Terreno
85% asfalto
15% sterrato
Tempo di percorrenza
15 giorni
Sito web
Scarica la traccia!
Iscriviti alla Newsletter e scarica la traccia di questo percorso!
Vuoi scaricare la traccia di questo viaggio/percorso? Inserisci nome e mail (iscrivendoti così alla Newsletter di Cyclo Ergo Sum) e scarica il file GPX del percorso/viaggio dal pulsante di download che ti apparirà.
Inserisci il tuo nome, la tua mail e acconsenti al trattamento dei tuoi dati in conformità alla Privacy Policy. Poi controlla la casella mail (anche lo spam) per attivare definitivamente la tua iscrizione alla Newsletter.
Letture consigliate
- Editore: Passigli
- Autore: Joseph Roth , Vittoria Schweizer
- Collana: Le occasioni
Scoprire l’Albania in bici in bikepacking
Come inizia Alessio nel suo video dedicato a questo viaggio, nel 1991 una nave carica di speranza attraccò a Bari, segnando l’inizio di una nuova era nei rapporti tra Albania e Italia. Oggi, più di 30 anni dopo, il viaggio si è invertito: tanti cicloturisti come noi scelgono di attraversare l’Adriatico per esplorare un Paese affascinante e sorprendentemente variegato. L’Albania è una destinazione ideale per il bikepacking, con paesaggi mozzafiato, siti storici millenari e un’accoglienza calorosa che resta impressa nel cuore.
In questo articolo ti propongo un itinerario di circa 900 km ad anello attraverso il sud e un po’ di entroterra dell’Albania, toccando mare cristallino, imponenti montagne e città storiche patrimonio UNESCO. Scegli con cura il periodo con cui affronterai un viaggio in bici in Albania, le temperature estive ci hanno devastato.
Il nostro itinerario completo dell’Albania in bici: tappe e attrazioni imperdibili
Da Durazzo a Kavaje: il caldo che mette alla prova
Dopo una tranquilla traversata notturna in traghetto da Ancona, sbarchiamo a Durazzo, città dal ricco passato storico e sede del porto più grande dell’Albania. Il tempo di farci controllare i documenti (si può entrare in Albania anche solo con la Carta d’Identità italiana), acquistare una SIM locale e siamo pronti a partire.
Uscire dalla città non è semplice: il traffico è intenso e la temperatura estiva è già asfissiante. Superate le difficoltà iniziali, pedaliamo lungo un piacevole tratto di lungomare fino a Kavaje, dove ci fermiamo per un pranzo ristoratore (senza birra, vista la vicinanza a una moschea). Da qui, decidiamo di mettere del pepe alla giornata seguendo le indicazioni di komoot e perdendoci per strade inesistenti, sotto il sole a picco, su una collina che ci mette a dura prova. Ritrovato il mare e la retta via, la strada si fa più tranquilla, anche se il sole implacabile ci accompagna fino alla fortezza Kalaja e Bashtovës. Rinunciamo a quello che immaginavamo un semplice guado (è un fiume immenso), ritorniamo qualche chilometro sui nostri passi e arriviamo a destinazione, a Divjake.
Parco Nazionale Divjake-Karavasta e arrivo a Berat
La tappa successiva ci conduce nel meraviglioso Parco Nazionale Divjake-Karavasta, una vasta area naturale popolata da 230 specie di uccelli, tra cui i rari pellicani ricci. Le paludi e le lingue di terra ci ricordano il Delta del Po, con un paesaggio che sembra sospeso nel tempo.
Dopo aver attraversato il Parco con la sua Torre d’osservazione e cercato di identificare qualche volatile, percorriamo strade dritte e spesso monotone e arriviamo già per ora di pranzo a Berat, patrimonio UNESCO e nota come la “città delle mille finestre”. Qui il fascino del passato si respira nei quartieri di Mangalem, Gorica e Kalaja. Da non perdere la visita al castello che domina la città, né una cena a base di qofte (letto “ciofte”, polpette speziate della tradizione balcanica).
Da Berat a Fier: archeologia e sterrati croccanti
Lasciamo Berat affrontando subito una salita impegnativa, ma il paesaggio ci ripaga della fatica. La strada che immaginiamo provinciale o statale a un certo punto diventa sterrata, e inizia il divertimento. Ci lasciamo trasportare dalle forme del terreno e ci divertiamo così attraversando piccoli paesini, Galline, Mbeshjove, Cfir e la spettrale Ballsh, dove ci riposiamo pranzando sotto un’illusoria tenda bianca. Siamo ormai bruciati e devastati. Tra sterrati polverosi e tratti di asfalto piacevoli, raggiungiamo Fier, dove ci concediamo una sontuosa abbuffata. Famosa per il sito archeologico di Apollonia e fondata nel VI secolo a.C. da coloni greci, Apollonia conserva ancora oggi testimonianze significative del suo glorioso passato, tra cui il monastero di Ardenices.
Da Fier a Valona e poi Orikum: la costa spettacolare
Dopo un’abbondante cena a base di carne grigliata e birra locale, riprendiamo il viaggio verso Valona (Vlora), passando per strade larghe e tranquille. Il litorale offre panorami incantevoli, con acque cristalline che invitano a una sosta rigenerante. L’arrivo a Orikum coincide con un malore mai vissuto prima, e il sottoscritto si spegne per la sera e la notte senza la certezza di poter proseguire il viaggio.
La scalata del Passo di Llogara e discesa verso Himare
Dopo una nottata spesa a sudare tutte le tossine del mondo, sono (quasi, forse per niente) pronto a ripartire. Il Passo di Llogara è una delle sfide più impegnative del viaggio: 20 km di salita con pendenze tra l’8% e il 12%. Il panorama al valico è mozzafiato, con la vista del Mar Ionio che si estende all’infinito.
La discesa mette alla prova i freni delle nostre bici, ma ci porta fino a Himare, dove ci concediamo un meritato bagno al tramonto.
Da Himare a Ksamil: tra storia e mare
Pedalando lungo la SH8, attraversiamo Porto Palermo, con il suo suggestivo castello del XVIII secolo, e arriviamo a Saranda, una delle località balneari più frequentate del Paese. Ce ne accorgiamo: sulla strada c’è un bel traffico, oltre ai rifuti cohe accompagnano le nostre viste sul mare. Dopo un pranzo speso in silenzio (e qualche improperio) per il caldo torrido, proseguiamo fino a Ksamil, celebre per le sue spiagge da cartolina dove un tramonto indimenticabile incornicia questa sezione del nostro viaggio in Albania in bici.
Cicloturismo in Albania: l’entroterra albanese, Argirocastro e Permet
Tempo di salutare il mare e dedicarci alla seconda parte di questa esplorazione chiamata Albania bikepacking. Lasciamo la costa per addentrarci nell’entroterra, affrontando salite impegnative ma finalmente con temperature più piacevoli. Per strada incontriamo numerose fontane, ottimo segno. Tra la costa e la medievale Argirocastro si può deviare poco lontano dalla strada asfaltata per visitare l’Occhio blu. La sorgente Blue Eye è un luogo emblematico nel sud dell’Albania per l’incredibile colore turchese delle sue acque. Per la sua grande profondità e colore, oltre che per il bellissimo ambiente che lo circonda, tra montagne e boschi di querce, è stato dichiarato monumento naturale. Superato il passo e pedalato l’ultimo tratto di statale al caldo mortale, giungiamo alla città cuore del viaggio. Argirocastro, città patrimonio UNESCO e luogo natale del dittatore Enver Hoxha, ci affascina con le sue case-torri ottomane e il possente castello. Non dimenticheremo mai l’arrivo alla Mani Guesthouse, accolti da gentilezza e da una tagliata di frutta fresca.
Il giorno successivo, dopo la meritata visita alla fortezza e al bunker cittadino, proseguendo lungo la spettacolare vallata del fiume Vjose, raggiungiamo Permet, famosa per le sue terme e un enorme masso erratico che domina il centro cittadino.
Da Permet a Korçe: salite fresche e paesaggi spettacolari
La strada verso Korçe è un susseguirsi di tornanti mai troppo ripidi, immersi nel profumo dei boschi di conifere. Finalmente, in 15 giorni di caldo asfissiante a fare del cicloturismo in Albania, troviamo due località fresche: la cittadina di Leskovik e una pensione che ci accoglie al fresco, nel mezzo delle montagne. Torna utile anche la felpa, alla sera, all’Hotel Germenj. Poi si continua con piacevoli saliscendi con un panorama unico, prima di raggiungere la città, famosa per il suo vivace centro storico e il tradizionale bazar. Korçe ci regala anche la birra che caratterizza tutto il viaggio.
Il lago di Ocrida e il ritorno verso Tirana
La ripartenza da Korçe ci porta a viste di bunker e campi coltivati, in realtà bucoliche placide, fino al passo che permette di vedere il lago di Ocrida. Questo, che è il lago più profondo d’Europa, si trova in una fenditura della terra – solo il lago Baikal in Siberia è ancora più profondo e più grande. La specialità di pesce del lago di Ocrida è la trota Koran, una specie di trota endemica e dal sapore gustoso. Dal lago di Ocrida, pedalando su una comoda pista ciclabile, arriviamo al villaggio di Lin. Da qui affrontiamo una lunga e trafficatissima discesa verso Elbasan, città storica nota per la sua fortezza.
L’ultima vera sfida è la salita verso Tirana, con tornanti panoramici e una vista spettacolare. La capitale ci accoglie con il suo mix di storia e modernità: imperdibili il BunkerArt, la Piazza Skanderbeu e il bazar, dove passeggiamo a lungo per entrare a contatto con le sue vibes.
Rientro a Durazzo
Dopo una giornata di esplorazione a Tirana, pedaliamo fino a Durazzo, dove concludiamo il nostro viaggio. Qui il tempo sembra sospeso tra passato e presente, con l’anfiteatro romano che osserva silenziosamente il dinamico porto cittadino. Rientriamo ad Ancona in traghetto, con il cuore colmo di ricordi e un altro splendido paese esplorato, l’Albania in bici!
Consigli pratici per un viaggio in Albania in bici
- Periodo ideale: il momento migliore per fare cicloturismo in Albania è la primavera o l’inizio autunno per evitare il caldo torrido. Non fare come noi, studia;
- Attrezzatura: bici gravel o MTB consigliata per affrontare sterrati e strade secondarie. Da valutare con cura perché non tutte sono ben segnalate e aggiornate sulle mappe. Abbiamo caricato le nostre bici in bikepacking con borse GIVI-Bike;
- Costi: molto convenienti; una cena completa può costare meno di 10€;
- Cibo da provare: qofte, pita gyros, formaggi locali e birra Korça;
- Sicurezza: i ciclisti sono generalmente rispettati, ma è importante fare attenzione al traffico nelle città.
Se cerchi un viaggio fuori dagli schemi, tra natura incontaminata, storia millenaria e una cultura autentica, l’Albania in bici ti regalerà emozioni indimenticabili.
Prepara le borse e parti alla scoperta del Paese dell’aquila bicipite!
Guarda il video di Alessio sul nostro viaggio in Albania in bici!
Ultimo aggiornamento prodotti Amazon: 2025-01-29 / Cliccando sul Link di affiliazione dei prodotti contribuisci gratuitamente alla crescita di questo progetto / Immagini da Amazon Product Advertising API
0 commenti